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1791 |
Nasce a Roma il 7 settembre Giuseppe Francesco Antonio
Maria Gioachino Raimondo figlio di Gaudenzio Belli e Luigia Mazio. La famiglia
di lontana origine marchigiana emigra a Roma nel XVII sec. Il nonno del
poeta computista in casa Rospigliosi, avvia una generazione impiegatizia
alla quale non si sottrae il poeta. |
1792 |
Nasce il fratello Carlo. |
1800 |
La famiglia si trasferisce a Civitavecchia. |
1801 |
Nasce la sorella Flaminia. |
1802 |
Una epidemia di Colera colpisce Civitavecchia. Il padre Gaudenzio viene
contaggiato, muore il 25 marzo. La famiglia Belli torna a Roma, la madre
aspetta il quarto figlio Antonio che morirà poco dopo la nascita. |
1803 |
La famiglia Belli si stabilisce nell'umile casa
di via del Corso 391, vivendo poveramente. La madre si sposa con Michele
Mitterpoch. Belli conosce Francesco Spada con il quale stringe un'amicizia
che durerà fino alla morte del poeta. |
1805 |
Inizia la sua attività poetica. Tra il 1805 ed il 1816, anno
d'inizio della produzione dialettale, il Belli realizza 106 poesie in lingua
italiana. |
1807 |
Muore la madre. Il poeta interrompe gli studi ed inizia a lavorare
dapprima presso casa Rospigliosi e poi presso la computisteria degli spogli
ecclesiastici. Muore il fratello Carlo. |
1810 |
Roma viene annessa all'impero francese (1809). Il poeta perde l'impiego. |
1811 |
Trova lavoro come segretario presso il principe Stanislao Poniatowsky.
Entra nell'accademia degli Elleni. |
1813 |
A seguito di contrasti lascia l'impiego presso la casa del principe
polacco. Si guadagna da vivere come copista e dando lezioni private di
Italiano, geografia ed aritmetica. L'accademia Ellenica si scinde dando
vita all'accademia Tiberina il cui scopo è quello di promuovere
studi storici su Roma. Il Belli insieme all'amico Spada aderisce a quest'ultima. |
1814 |
Viene stampata la prima lirica del Belli. |
1816 |
Sposa Maria Conti di 13 anni più anziana. Il matrimonio porta
una discreta agiatezza economica che permette al Belli di dedicarsi con
tranquillità all'attività poetica. Trova impiego presso l'ufficio
del Bollo e Registro. |
1817 |
Inizia la produzione poetica dialettale componendo una epistola in
ottave dedicata alla madre dell'amico Francesco Spada. Nasce la primogenita
Felice Luisa, morirà due anni dopo. |
1818 |
Pubblica 35 ottave per il Cardinale Alessandro Lante. La produzione
in lingua è ancora prevalente rispetto a quella dialettale. |
1824 |
Nasce il figlio Ciro. |
1827 |
Primo viaggio a Milano. Conosce le poesie di Carlo Porta.
La sorella Flaminia viene ordinata suora nell'ordine delle Perpetue Adoratrici
della Santissima Eucarestia. |
1828 |
Lascia l'impiego. Si dimette dall'accademia Tiberina. Secondo viaggio
a Milano. |
1829 |
Terzo viaggio a Milano |
1831 |
La produzione poetica dialettale diventa prevalente. Compone solo due
poesie in lingua contro i 216 sonetti romaneschi. |
1832 |
Compone una poesia in lingua contro i 391 sonetti romaneschi. |
1836 |
La produzione dialettale scende ad 86 sonetti contro 17 poesie in lingua. |
1837 |
Mentre si trova a Perugia, presso il figlio Ciro li stabilitosi per
motivi di studio, apprende la notizia delle pessime condizioni di salute
delle moglie. In tutta fretta torna a Roma ma non riesce a vederla
viva. |
1838 |
Rientra all'accademia Tiberina. |
1839 |
Pubblica un volume di poesie in lingua. Consegna all'amico Tizzani
i manoscritti di duemila sonetti dialettali. |
1840 |
Diventa segretario dell'accademia Tiberina. |
1841 |
L'amico Tizzani gli restituisce i manoscritti. Riottiene un impiego
pubblico. Riprende la produzione dialettale. Muore a Torino la sorella
Flaminia. |
1845 |
Chiede ed ottiene il pensionamento per motivi di salute. |
1847 |
Interrompe la produzione dialettale. |
1849 |
Il figlio Ciro si sposa con Cristina Ferretti. Compone l'ultimo sonetto
dialettale Sora Crestina mia, dedicato alla nuora. In un postilla
testamentaria il Belli raccomanda al figlio di distruggere dopo la morte
tutta la produzione dialettale. |
1850 |
Diventa presidente dell'Accademia Tiberina. |
1852 |
Gli viene affidato il compito di formulare i giudizi di censura per
gli spettacoli teatrali sotto l'aspetto della morale politica. |
1856 |
Pubblica gli Inni ecclesistici secondo l'ordine del Breviario
romano. |
1859 |
Muore all'età di trentasette anni la nuora Cristina. |
1863 |
Tra le otto e le nove di sera del 21 dicembre muore improvvisamente
Giuseppe Gioachino Belli. Viene tumulato al Verano. |